Palazzo Guadagni – ora Bondioli – a Bocchignano, si suppone sorga sui ruderi del Castello delle Tre Torrette – risalente alla metà del secolo XII – fatto costruire (si ritiene) da Roma per meglio dominare Montopoli dopo la capitolazione del 1154. Durante la prima metà del ‘700, il Palazzo è stato riedificato dal Cardinale Giannantonio Guadagni in stile barocco , e presenta il solo piano nobile ed i sotterranei: il piano della servitù che si vede dall’esterno è infatti fittizio.
Il Cardinale Giannantonio Guadagni era nipote di Papa Clemente XII, e nel 1738 era stato nominato Abate Commendatario di Farfa ma vi rinunciò dopo pochi giorni cedendo il titolo al Cardinale Passionei.
Più recentemente il palazzo è stato restaurato da Mario Bondioli, ambasciatore e benemerito nella lotta contro il trafugamento di opere d’arte dall’Italia; a lui si deve l’epigrafe posta sul lato sinistra del palazzo: MARIUS BONDIOLI COMES HOSIUS IN PRISTINUM STATUM REDIRE CURAVIT. AD MCMXC (Mario Bondioli conte Osio, curò il restauro allo stato originario, 1990).
Palazzo Guadagni-Bondioli
Posizione
Via Dritta, 43
02034 Montopoli di Sabina (RI)
Orari di apertura
Non definito
Contattaci
Per informazioni e disponibilità di eventuali visite guidate, contatta l’InfopPoint di GeoSabina cliccando sul bottone:
Palazzo Guadagni – ora Bondioli – a Bocchignano, si suppone sorga sui ruderi del Castello delle Tre Torrette – risalente alla metà del secolo XII – fatto costruire (si ritiene) da Roma per meglio dominare Montopoli dopo la capitolazione del 1154. Durante la prima metà del ‘700, il Palazzo è stato riedificato dal Cardinale Giannantonio Guadagni in stile barocco , e presenta il solo piano nobile ed i sotterranei: il piano della servitù che si vede dall’esterno è infatti fittizio.
Il Cardinale Giannantonio Guadagni era nipote di Papa Clemente XII, e nel 1738 era stato nominato Abate Commendatario di Farfa ma vi rinunciò dopo pochi giorni cedendo il titolo al Cardinale Passionei.
Più recentemente il palazzo è stato restaurato da Mario Bondioli, ambasciatore e benemerito nella lotta contro il trafugamento di opere d’arte dall’Italia; a lui si deve l’epigrafe posta sul lato sinistra del palazzo: MARIUS BONDIOLI COMES HOSIUS IN PRISTINUM STATUM REDIRE CURAVIT. AD MCMXC (Mario Bondioli conte Osio, curò il restauro allo stato originario, 1990).